di Carmela Trabacco . foto di Giorgio Cavestro
Ritrovarsi in un giardino in una Milano splendente tra le creazioni della nuova collezione Spring Summer 2018 di Vivetta. Storia, arte e mito: è Andrey Remnev ad ispirare la designer Vivetta Ponti che ha stupito tutti dando una nuova impronta al brand.
La collezione di Vivetta rappresenta l’arte nel suo tratto antico e malinconico ma allo stesso tempo moderno e grafico. Un dipinto che riesce a far sognare tra colori e donne nobili in un’atmosfera surreale. Abiti che sembrano tele che proiettano un universo incantato ricco di elementi magici e di dettagli come i ricami. Gonne lievi come nuvole e volumi enfatizzati da vaporose crinoline. Cascate di tulle tagliate a vivo.
Trasparenze e pizzo in micro rete. L’organza, ricca di cristalli, sfuma in piume vaporose e delicate. Alla leggerezza di questi tessuti si contrappongono quelli sostenuti. Colpisce l’abito bustier dai volumi esagerati realizzato in denim trattato, tessuto e tinto a mano. E come nelle migliori magie c’è una piacevole sorpresa: il fil rouge che connette i due universi da cui Vivetta prende ispirazione, l’arte contemporanea e l’artista russo, è il jeans in tutte le sue rivisitazioni.
Anche l’abito nero, con corpetto in raso bianco intarsiato, per taglio e silhoutte rispetta perfettamente i codici di questo mood ed è costruito sormontando una corta T-shirt al tulle. Ritornano nelle stampe, gli elementi di decor tanto amati dal Remnev, per camice e abitini, che vengono rielaborate secondo un gusto decisamente più contemporaneo. Un’esplosione di colori che passa dal tenue celeste al baby pink. Una palette cromatica sorprendente, come Vivetta del resto.