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Due giorni a Procida, isola dell’anima

di Giovanna Fusco
La sensibilità, la purezza, la bellezza paesaggistica: Procida è questo e molto altro ancora. Prima di vederla non ero particolarmente attratta da quest’isola, forse perché poco pubblicizzata, forse perché non la conoscevo abbastanza o forse perché semplicemente, come spesso accade, non l’avevo visitata. Eppure, mi ha travolta, completamente.



Ogni anno, da un po’ di tempo, a inizio giugno, prendo due giorni di relax. Dopo Capri, quest’anno ho scelto Procida. È possibile visitarla e goderne la bellezza anche per un fine settimana: proverò, come sempre, a fornire qualche spunto, spero utile, con il piacere di condividere con chi legge le mie sensazioni. Se Capri ti stordisce e Ischia ti coinvolge, Procida ti fa riflettere. Arrivati sul Porto, l’isola non ti rapisce da subito: ha una bellezza che ti travolge poco a poco, lentamente. Procida
Procida . Corricella di notte
Ha dei luoghi incantevoli, suggestivi; è un’isola dalla grande sensibilità e dalla reale purezza. Non a caso ha ospitato attori di fama mondiali ed è stata la sede di numerosissimi film: da Graziella, (1955), a Cleopatra, (1963), a Francesca e Nunziata con Sophia Loren (2002), fino a Il Postino, celeberrimo film del 1995 con Massimo Troisi e forse tra quelli che più rispecchiano il fascino dell’isola. Per chi non ne avesse mai sentito parlare consiglio vivamente di vederlo almeno una volta, in quanto ultima interpretazione di Troisi, morto nel sonno poche ore dopo la fine delle riprese e ispirato a Il postino di Neruda, romanzo scritto dal cileno Antonio Skármeta. Le riprese, durate undici settimane, iniziarono nell’autunno del 1993 a Pantelleria e terminarono a Procida (Pozzo Vecchio e Marina di Corricella) con un cast di qualità che comprendeva, insieme all’attore napoletano, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta. Cito proprio quest’ultimo film perché Procida è un’isola profondamente intimista, così com’è intimista e profondo “Il Postino”; ha la capacità di intavolare un dialogo interiore, giocando sui toni del racconto su se stessi.

Dove pernottare a Procida? Io per l’occasione ho scelto l’Hotel Savoia, che dista 13 minuti a piedi dalla spiaggia Chiaia e 2 km dal terminal dei traghetti. Le camere, tutte realizzate con maioliche, sono ampie e confortevoli. Punto di forza dell’hotel è sicuramente l’ampio giardino al suo interno, con piscina e alberi di limoni, perfetto per rilassarsi al mattino o anche alla sera. È centrale e comodo, ma per chi non avesse voglia di camminare o di prendere un autobus, consiglio di rivolgersi al servizio di taxi. Io ho avuto la fortuna di conoscere Raimondo, un tassista gentile, sempre puntuale, a disposizione in qualunque momento. Saprà indicarvi i luoghi più caratteristici da visitare, con qualche spunto che soltanto un procidano può darvi, anche sui ristoranti dove mangiare dell’ottimo pesce nel solco della migliore tradizione dell’isola. Potrete chiedere di lui appena arrivati al punto informazioni.Procida
Procida . Primo piano la Corricella
Avendo solo due giorni a disposizione, sabato e domenica, sono scesa subito a mare, su una delle spiagge più frequentate durante la stagione estiva, la Chiaiolella. Questa è sicuramente tra le più affollate, grazie all’organizzazione messa su dai gestori dei lidi e al tramonto, sul litorale, è l’ideale per una passeggiata romantica. La sera si ha davvero l’imbarazzo sul ristorante da scegliere. Muovendosi verso la Corricella si possono trovare ristoranti ovunque e tutti ottimi. A differenza di quanto si possa pensare i prezzi non sono altissimi e accessibili a chiunque: per chi è amante della pizza consiglio la pizzeria Fuego, con i tavoli che affacciano sul mare e con una lista di proposte davvero varie, dalle pizze classiche a quelle gourmet. Per chi volesse mangiare del buon pesce invece non c’è problema: ogni ristorante che incontrerete sulla vostra strada avrà qualcosa di tipico da proporre. Nel mio caso ho scelto La Lampara, ristorante a conduzione familiare con una fantastica terrazza vista golfo. La gentilezza del personale, il pesce freschissimo e i piatti particolari ne fanno un’ottima meta per chi vuole mangiare in una suggestiva atmosfera con le luci del Borgo dei pescatori che rende incantevole qualsiasi serata. Assolutamente da provare la pasta con cozze, fagioli e pesto, la tartara di tonno o i polipetti alla Lampara, i ravioli ripieni di crostacei alla crema di zucchine e, per secondo, il tonno in granella di pistacchi. Una bella passeggiata al chiaro di luna, col rumore delle onde in sottofondo e si è pronti per affrontare l’indomani.

La domenica, dopo una bella colazione, inclusa nell’offerta dell’hotel, mi dirigo a Terra Murata, il luogo più antico e alto dell’isola, una fortezza che si sviluppa a 91 m a strapiombo sul mare. Da qui è possibile ammirare, oltre la Corricella dall’alto, anche il Palazzo Reale (ex bagno penale), il Convento di S.Margherita Nuova, Piazza Guarracino e l’Abbazia di San Michele, che custodisce numerose opere d’arte. Scendendo non si può non addentrarsi tra i vicoli e farsi trasportare dai colori del Casale Vascello, antico borgo fortificato ubicato ai piedi di Terra Murata e primo nucleo abitativo formatosi nel momento in cui il diradarsi delle invasioni saracene favorì il dislocamento della popolazione verso nuove zone dell’isola. Per accedere a questo complesso settecentesco ci sono due differenti ingressi: uno in via Principe Margherita e l’altro in Via Salita Castello, da cui probabilmente deriverebbe anche il suo nome originario “vascello sfondato”. A tal proposito, ci sono altre ipotesi: tanti pensano che il nome venga dall’espressione dialettale “vescieddo” o “re vescio”, che significa “di giù”, proprio a testimonianza del decentramento abitativo verso il basso. Chiunque passi di qui vive la sensazione di un silenzio e di una pace che evocano un’atmosfera unica, come se ci si trovasse in un’altra epoca e il tempo si fosse fermato.

Da questo punto, ci si lascia facilmente guidare da quelli che sono i colori tipici procidani, le casette da cui sporgono i panni stesi, le caratteristiche mattonelle appese davanti ai portoni con i proverbi del luogo e così, senza nemmeno accorgersene, ci si ritrova in posti altrettanto magici, come La Piazzetta, con il belvedere su Terra Murata e sulla Corricella. Propongo a tutti di soffermarsi a bere una granita o semplicemente a sedersi su di un muretto per assaporarne a pieno la bellezza. Non a caso proprio qui è stato girato “Il talento di Mr. Ripley”, film del 1999, diretto da Anthony Minghella, con attori di fama mondiale quali Jude Law, Gwyneth Paltrow, Stefania Rocca, Fiorello e tanti altri. Continuando a camminare si scende di nuovo alla Corricella: qui, subito dopo aver gustato una pizza o un bel piatto di pesce, ci si può fermare a gustare un sorbetto agli agrumi presso la gelateria Chiaro di Luna.


Se avete voglia di staccare dalla quotidianità, sicuramente Procida è uno dei luoghi più adatti per il dialogo silenzioso con la natura, il profumo inebriante di limone e le acque tranquille dei suoi numerosi golfi. Ha posti incantevoli e una vista che poche isole sanno offrire, con ristoranti e bar sul mare spettacolari.

Una cosa che mi ha colpita più delle altre è il fatto che non ci siano vie dello shopping, come ad esempio a Capri, e questo fa capire come sia fuori dalle logiche commerciali e come non abbia ceduto al richiamo diffuso del marketing; troverete solo piccoli negozietti dove acquistare gadget e calamite. Insomma, sembra davvero di ritornare indietro nel tempo e godere di quell’atmosfera suggestiva, quasi onirica che solo un’isola dell’anima come Procida può regalare, terra di pescatori e di gente umile, complessa e misteriosa ma affascinante nell’autentica difesa della propria identità. www.comune.procida.na.it

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