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La settima fatica, la trasfigurazione, Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood

di Giorgia  Crescia . photo © by Sheet
Andreas Kronthaler
per la settima volta disegna per Vivienne Westwood, la nuova collezione  Autunno Inverno 2019/20.

Una collezione molto attuale, che si ispira al riuso e che attinge dal passato dello stesso stilista.


In questa linea il prodotto è stato riportato alla sua essenza, attraverso il riutilizzo di ciò che già c’era o di sottoprodotti che altrimenti sarebbero stati inutilizzati. Tessuti dipinti a mano fatti in Burkina Fasu.Andreas Kronthaler ha ricreato appositamente  delle pantofole, tipiche del villaggio in cui è cresciuto,  come pezzo da abbinare alla nuova collezione. Importante è stato per lo stilista poter utilizzare il patrimonio di tessuti che ha collezionato per trent’anni.

Il brand dedica la linea al bisogno di spazio della nostra società dovuto all’estremo consumismo che soffoca l’umanità.
7 è il titolo della settima collezione di Andreas Kronthaler per Vivienne Westwood, a quanto pare molto difficile da disegnare, lo stilista ha infatti parlato dell’ostacolo della settima stagione, la trasfigurazione.

Kronthaler afferma che la moda è un tonico che rinfresca l’individuaità.
Pelle argentata e rossa, copricapi con frange pendenti che rimandano a culture africane e copricapi dal carattere arabeggianti, motivi geometrici, colori caldi, beige, rosa, marroni, rossi ma anche blu e neri.
Vestiti con varie riprese; maniche larghe, mantelli bianchi e aggiunta di stoffe quasi poggiate sopra ad altri capi e con parti che sembrano quasi cadere.

All’interno della nuova collazione si trovano maglioni a motivi che partono dalla testa come a formare un cappuccio che non è separato dal collo della maglia, vestiti con scollatura a cuore tagliati in maniera asimmetrica sulla gonna e con riprese alle estremità; completi sulle tonalità del rosa con giacca oversize, gonna stile tailleur, anche questa larga, accompagnato da una camicia più scura tenuta fuori dalla gonna con bottoni più grandi del normale, completi a quadri che mischiano innovazione estrema a motivi quasi dall’ispirazione classicheggiante.

Ancora, nella linea Autunno Inverno 2019/20 troviamo un vestito stile burqa a motivo floreale, coordinato con velo che copre la testa di diverso motivo. Giacche con spalle esageratamente oversize, mantelle enormi, gonne accompagnate da sottostante tessuto in pelle.

Tutto extra large. Ancora una volta una linea che colpisce per il suo carattere rivoluzionario e reazionario, che si ribella al classico tipo idealizzato socialmente. Una linea che sensibilizza contro l’estremo consumismo della società che provoca rifiuti inutili e un inquinamento chiassoso.

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