di Adele Decarolis
Impossibile non sentirsi immersi in una realtà sottomarina nell’osservare 1994, la collezione Primavera Estate 2020 di Salvatore Vignola
.1994 è stato attribuito come nome della collezione dato che esso è stato un anno molto particolare per lo stilista, in quanto ha iniziato ad appassionarsi sempre di più agli abissi marini imparando a nuotare, e mettendo così anche sempre di più in moto la propria fantasia immaginando colorate pietre e conchiglie, sirene, e castelli.
Il 1994 è inoltre stato un periodo caratterizzato da molti avvenimenti riguardanti il mare, come l’apertura del Channel Tunnel tra Francia e Inghilterra, e la presentazione dell’opera “Cremaster 4” di Matthew Barney, girata sull’isola di Man, luogo in cui venivano conferite ricompense a chi avesse trovato prove sull’esistenza delle sirene.Salvatore Vignola ha quindi deciso di creare una collezione completamente ispirata al mare, sia perché questo tema lo appassionava, sia come monito a rispettare e proteggere questo bene prezioso, essenziale per la nostra vita e per l’ambiente che ci circonda.
Il mondo sottomarino immaginario che ha dato vita a 1994, è stato ricreato nei minimi dettagli in ogni capo della collezione, con i lunghi vestiti morbidi, le pieghe a lato dei corpetti e dei pantaloni volte a rappresentare le onde, le gonne strette come le code delle sirene, e con le conchiglie, raffigurate nelle tasche o come forma dei corpetti.Anche nella scelta dei colori lo stilista non si è discostato dal tema, optando principalmente per l’azzurro chiaro e il blu, per il verde come per ricordare le code delle sirene o le alghe, e per il bianco; sono inoltre stati utilizzati tessuti trasparenti per alcuni outfit, come a voler riprodurre la trasparenza dell’acqua.
È possibile dunque riconoscere la bravura di Salvatore Vignola nell’essere riuscito a dare una forma alla propria fantasia e nell’aver dato un chiaro esempio di come la moda possa anche accostarsi a temi che vanno al di là della semplice apparenza.