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Decontoured | The face of human nature becomes Couture

Decontoured | Il volto dell’umana natura diviene Couture

A narrare il mutare delle forme in corpi nuovi mi spinge l’estro. O dei, se vostre sono queste metamorfosi, ispirate il mio disegno, così che il canto dalle origini del mondo si snodi ininterrotto sino ai miei giorni.
Ovidio. Le Metamorfosi.


Kristina Spirk, fashion designer di origine croata, stanca della moda intesa come impero, torna all’umana creatura lanciando una dichiarazione d’intenti: Decontoured. Casa di stile, etica ed arte.

Una visione rivoluzionaria del mestiere-moda. Niente come il difficile momento presente rende possibile apprezzare le necessità che hanno spinto l’artista poliedrica Spirk a sottrarsi dalle logiche delle collezioni, delle stagioni e del fast fashion per reinventare un personale (ma giacché universale) concetto di bellezza intrinsecamente legato all’essere, alla storia della persona che non indossa semplicemente un capo bensì si porta nel mondo.

Kristina Decontoured
Kristina Decontoured

Decontoured non crea il vestito a partire dalla materia prima regolare, uniforme e anonima. Decontoured guarda agli abiti che già esistono. Alla stregua di una formula alchemica, interviene affinché sia la trasformazione degli elementi a definire la nuova Opera.

I clienti vengono ricevuti su appuntamento presso il De Atelier di Milano, punto di sviluppo e di vendita. Portano un capo dal profondo contenuto affettivo. Non sono pronti a smarrirlo fra le cose buttate via, ma non possono nemmeno più indossarlo. Perché immobile. “Vecchio”.

Decontoured si ribella, si gira e si volta indietro come suggerisce il nome stesso della Casa. Ripercorre tutta la strada e scopre come ridare vita all’abito e contemporaneamente come onorare la memoria, le ferite, i ricordi, le emozioni di chi lo vestirà.

“Valentina, era molto legata alla nonna che viveva in Sicilia. La nonna era di un’altra epoca. Sempre bella, truccata; anche quando c’era la fame. Aveva questo cappotto bianco. Voleva preservarne la forma. Ho riscritto la storia dell’abito di Valentina e della nonna.”

Partire dall’esistente è una vera e propria filosofia che impregna l’intera attività creativa. Un manifesto della memoria. Non nostalgico, piuttosto generativo. Esulando dalla consuetudine che ci vede coinvolti nell’accumulo e nella perdita.Decontoured | The face of human nature becomes CoutureDecontoured è anzitutto un’ideologia
Un movimento. Lei stessa afferma “Nella mia testa Decontoured appartiene a tutti quelli con cui entra in contatto, e voglio che ognuno lasci qualcosa di sé nel progetto e contribuisca al suo sviluppo. Come un bambino, Decontoured deve poter crescere sotto la mia cura ma allo stesso tempo, anche autonomamente da me”.

Partire dalla materia già formata anziché dall’informe è un limite. Ma Decontoured crede che dal confronto con il limite venga una forma di maturazione. Naturalmente questo può avvenire soltanto quando si dispone di una creatività vivace, di una solida esperienza e di una competenza sartoriale di prim’ordine.

Questo nuovo approccio haute couture è il risultato di un’esigenza profonda di dare una forma sostenibile al processo creativo. Ciò avviene anche grazie agli schemi di produzione a rifiuti minimi, all’impiego delle specifiche tecniche di moulge alternativo e meta design, e alla personalizzazione digitale. Un altro accorgimento che consente di diminuire l’impatto ambientale è le creazioni di abiti trasformabili e versatili che possano essere utilizzati sia dal diritto che dal rovescio, ed in modalità differenti. Cosí da avere un significato multiplo a parità di risorse consumate. Le produzioni di Decontoured non accelerano il consumo, ma lo frenano. L’attività creativa di Decontoured interrompe lo spreco e non va ad erodere l’ecosistema pianeta.

Questi esempi incorporano l’essenza del design Decontoured. Il nuovo prodotto é creato da cappotti vintage gia esistenti e da scarti di pelle ridisegnati e ripensati (ri-finalizzati) per creare un nuovo capo trasformabile, multiuso e double face.

I clienti tornano da Decontoured per comporre un’opera d’arte che segua il loro tempo: il loro intimo, unico, irripetibile abito d’autore. L’abito infinito e mai perfetto, come lo siamo noi esseri umani. Le tasche, i risvolti, gli accessori potranno essere immaginati e visti affiorare mentre noi stessi ci guardiamo mutare; fisicamente e spiritualmente. La possibilità di comporre e scomporre non va confusa per virtuosismo. Decontoured ne fa un concetto etico. I frammenti ed i contrasti, messi insieme e ricollocati, garantiscono di conquistare una bellezza mai data ma sempre autentica ed al presente. Decontoured veste l’autenticità della persona.

Le creazioni altamente personalizzate di Decontoured vivono di un delicato equilibrio fra perfezione e sbavatura. Quando una cosa appare troppo perfetta, si introduce una distorsione; per dare vita, nel segno del chaos. Ecco dunque che vi sono delle imperfezioni che funzionano e che si sceglie deliberatamente di mantenere, ma in tutto il resto “I dettagli sartoriali sono portati ad una perfezione assoluta.”

Il lavoro di Decontoured è svolto ad un elevato livello di professionalità, ed esige una squadra di persone competenti e coraggiose che possano lavorare al di fuori della propria zona di comfort. Kristina Spirk pone la massima cura nella gestione della relazione con i collaboratori, e si ispira ai principi del meta-design per creare un ambiente di lavoro favorevole alla cooperazione.

Decontoured dialoga costantemente con l’universo dell’arte e della cultura. Da Kandinsky a Virginia Woolf, passando per Gaudí, Calder, Woodman, Araki e molti altri. Un riferimento che spicca è Picasso. Uno dei dipinti più celebri del genio spagnolo è “Le Demoiselles d’Avignon”.

“Picasso produsse numerosi studi preparatori e schizzi in preparazione a questo lavoro chiave nello sviluppo iniziale del Cubismo.” ricorda l’Art Curator per Decontoured Martina Alemani. Il lavoro di Decontoured, seguendo l’ispirazione di Kristina, procede tra destrutturazioni, sfaldamenti e ricomposizioni, in modo analogo all’operato di Picasso.

Il nome stesso di Decontoured rappresenta questo incedere. La parola Contour indica il contorno di una forma, e nel nostro caso specifico l’identità estetica di un capo. Al prefisso De- spetta quindi il compito di destrutturare e di introdurre il momento della trasformazione. Insieme, questi due significati si uniscono e nasce Decontoured: una filosofia di trasfigurazione e di rivitalizzazione delle forme esistenti. Un arricchimento di senso che avviene nella sfera dell’alta moda sostenibile.


A proposito di Kristina Spirk
Kristina Spirk è una fashion designer di origine croata che unisce lo sguardo profondamente creativo e visionario del vero artista con la concretezza dell’imprenditore. Cosí descrive il suo modo di lavorare: “Lavorare con, o in Decontoured, è una sfida. In non sono disposta a fare compromessi con la qualità della produzione, del servizio e della sostenibilità.”

Dopo gli studi universitari in design, Spirk si forma nell’ambiente professionale internazionale, accumulando una profonda conoscenza del sistema moda.

La creazione di Decontoured arriva per Spirk al termine di una lunga ricerca esistenziale. Decontoured nasce come soluzione ad una “sfida complessa: come creare oggetti che abbiano nuovi e intensi valori per i miei clienti e dunque per me stessa, senza produrre spazzatura e inquinare il mondo e, infine, riuscire ad essere anche profittevole. “
C. St. : Studio Re Public Relations

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