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Francesca Liberatore Autunno Inverno 2025/26

Francesca Liberatore nuova collezione Autunno Inverno 2025/26

Una nuova collezione equivale a una nuova collezione “Autunno Inverno 2025/26” riflessione per Francesca Liberatore che, attraverso frasi autorali della sua formazione, racconta una moda che non può essere sommessa, benpensante, asservita, ma autonoma e vivace portavoce di una dignità propria, costruita su fondamenta di conoscenza senza le quali anche l’immaginazione rimane mozza, così come l’occhio cieco senza le nozioni incamerate nella mente, o i sentimenti sterili senza le sfumature dello spirito.


“Tutto sembra grande se si sta in ginocchio” citando Michela Murgia, mentre il discernere e il creare ci pone in continua investigazione elevandoci costantemente nello spirito e questa dovrebbe tornare ad essere una priorità.

Francesca Liberatore Autunno Inverno 2025/26
Francesca Liberatore Autunno Inverno 2025/26

Si alterna cosi l’essenza all’espediente costruito sulla mutevolezza della moda contemporanea, che sembra soltanto prendere senza restituire alla società nuove visioni.

Francesca Liberatore Autunno Inverno 2025/26
Francesca Liberatore Autunno Inverno 2025/26

E’ proprio la “nuova” visione che si prova a sollecitare ai piu giovani, esaltando l’importanza del sapere negli anni di formazione dell’individuo stesso, dove l’assorbimento mette le basi per le scelte future. Cornice d’eccellenza di questo racconto il complesso dell’Istututo Comprensivo Milano Spiga (ICS) in Bastion di Porta Nuova con sede centrale in via Santo Spirito 21.


“Ho sentito la necessità di reinserire valori di una realtà incontaminata, il desiderio dell’impossibile degli occhi del bambino, la spontanea ricerca del bello, l’apertura curiosa, il passaggio del tempo che ci costruisce negli anni importanti, grata per la fermezza e la visione che questo mi ha permesso oggi” – afferma Francesca Liberatore e continua: “Un sentito ringraziamento va al Dirigente Scolastico Prof.ssa Angelina Di Nardo, e ai sui collaboratori, per la lungimiranza e passione con cui coltivano gli animi dai primi anni, promuovendo per gli alunni progetti di apertura come Milano Spiga, oltre che competenza nella gestione di tali strutture”.

Francesca Liberatore Autunno Inverno 2025/26
Francesca Liberatore Autunno Inverno 2025/26

Prof.ssa Angelina Di Nardo: “Ospitare la sfilata di Francesca Liberatore è un’emozione che va oltre l’evento di moda, è un’affermazione di come la cultura, in tutte le sue forme, possa trovare casa tra le mura di una scuola. L’Istituto Milano Spiga non è solo un luogo di apprendimento accademico ma un terreno fertile dove si coltiva la curiosità, la creatività e la passione per il bello.


La collezione di Francesca ci invita a riflettere sull’identità, sulla libertà di espressione e sul valore del tempo, temi che sono al centro del nostro progetto educativo e che cerchiamo di trasmettere ai nostri studenti quotidianamente. La sua presenza è un dono prezioso per i nostri studenti, un’occasione unica per entrare in contatto con il mondo della moda e per scoprire il talento di una stilista che ha saputo coniugare creatività e impegno sociale. Sono grata a Francesca per aver scelto l’Istituto “Milano Spiga” come cornice per la sua sfilata, la nostra collaborazione continuerà anche nel mese di maggio nella“Spiga Week”, un progetto del nostro Piano dell’Offerta Formativa giunto ormai alla sua 4 edizione.”

Francesca Liberatore Autunno Inverno 2025/26
Francesca Liberatore Autunno Inverno 2025/26

“Chi ha linguaggio ha idee” aggiunge Alessandro Turci nel raccontare la Fall Winter 2025/26 di Liberatore, che ridefinisce con outfit liberi da schemi e dalle tendenze il proprio fraseggio di identità mutevoli e dinamiche dal touch disinvolto etno chic. Risulta tra i velluti e le pelli con effetti usurati una memoria spanish di cappelli a tesa larga e volumi loose, con giacchini profilati morbidissimi e intagli orizzontali, gonne in maglia, hoodie in pelo e tartan, spacchi a petalo. Una palette brumosa dove l’ametista si abbina al cacao, il burgundy al verde oliva in un ambiente di naturali fino al bianco e nero over check. Materiali che giocano leggeri e fluidi in un movimento nomade che non cerca un’appartenenza precisa, ma piuttosto una gestualità libera. L’eleganza diventa una questione di attitude.


Un percorso temporale di donne e capi di identità diverse, gli stessi sono nuovi o appartenenti a linguaggi precedenti che la stilista ritiene atemporali, che continuiamo a indossare in maniera diversa nei diversi periodi della vita definendo la nostra storia, in un misto di innovazione, riutilizzo, riuso del brand stesso. Nasce da qui anche il progetto con DHL Express (storico partner della stilista dalla vittoria del concorso newyorkese): una capsule di accessori, mini e maxi bag, prende forma dal riutilizzo dei pvc conservati delle precedenti sfilate insieme, sulla scia dell’iconica borsa bidimensionale in pelle di Francesca Liberatore.


“Da sempre supportiamo il settore della moda, superando le barriere geografiche e promuovendo l’eccellenza del Made in Italy, dimostrando così la nostra vicinanza a un settore che nei primi dieci mesi del 2024 ha registrato un saldo commerciale positivo di €35.7 miliardi, con un incremento di €3.5 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2023,” afferma Antonella Sada, Head of Public Affairs, Brand & Communications and Sustainability di DHL Express Italy “Siamo al fianco della fashion designer Francesca Liberatore sin dai suoi esordi, sostenendo il suo percorso internazionale che è iniziato con la vittoria nel 2014 del concorso DHL Exported, un’iniziativa dedicata a giovani designer emergenti. La sfilata di oggi ha dimostrato come il talento creativo nella moda possa diventare un veicolo di buone pratiche di riuso dei materiali, unendo innovazione e responsabilità.”
C.St.: Francesca Liberatore Press Office

 

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